Finalità del progetto: Il progetto è focalizzato sugli ambienti costieri sabbiosi e le aree ad essi associate nel Mediterraneo, al fine di proporre strategie di gestione per la loro utilizzazione e per uno sviluppo sostenibile, piani di gestione adeguati ai casi oggetti dello studio e di suggerire linee direttive applicabili a contesti più generali.
Approccio e metodologia
Sono state individuate alcune aree focali nei paesi del sud del Mediterraneo che partecipano al progetto: Restinga-Smir, costa mediterranea del Marocco, coste sabbiose delle Isole Maltesi, Iles des Kneiss nel Golfo di Gabès e le dune di Nefza-Zouaraa sulla costa settentrionale della Tunisia. Queste aree, scelte sia per la loro significatività a livello locale che perché rappresentano situazioni tipiche della regione mediterranea, presentano una serie di problematiche comuni. In particolare: a) sono soggette a intensa pressione antropica (turismo, urbanizzazione e industrializzazione) che le minaccia sempre più seriamente; b) la qualità delle acque va degradandosi per apporti di scarichi industriali, urbani e/o cambiamenti di salinità per il prelevamento delle acque dolci; c) importanti habitat vanno perdendosi, come quelli delle dune o delle lagune costiere, con grave minaccia per la biodiversità, in particolare, di uccelli e artropodi, di interesse per tutta la regione mediterranea; d) sono comuni fenomeni di erosione e quindi di regressione dei litorali; e) non esistono ancora o non vengono applicati piani di gestione per un uso sostenibile di queste aree.
La ricerca, interdisciplinare e alla quale, insieme al team di scienziati, hanno partecipato organizzazioni incaricate della gestione delle coste a livello locale, ha comportato le seguenti fasi:
1) Caratterizzazione di ciascuna località focale in termini di geografia, ecologia, utilizzazione attuale e potenziale. Gruppi inter-disciplinari e inter-nazionali hanno collaborato nella ricerca sul campo, con integrazione delle competenze specifiche.
2) Costruzione di una base scientifica di dati, utilizzabile direttamente dalle autorità gestionali competenti. Le agenzie locali di gestione delle regioni costiere, presenti nel progetto come partecipanti o subcontraenti, hanno evidenziato le loro esigenze e i problemi nel corso della ricerca e delle riunioni periodiche.
3) Identificazione di indicatori biologici di impatto ambientale a scale di integrazione diverse (livello molecolare, livello di popolazione, livello di comunità). In questo contesto è stata misurata la biodiversità e sono statiidentificati le specie, le comunità e i popolamenti significativi a livello locale, nazionale e di tutta l’area mediterranea. Sono state scelte alcune specie chiave, significative, abbondanti e diffuse geograficamente, e sono state sottoposte a studi approfonditi di dinamica di popolazione, di eco-fisiologia e di genetica. I risultati di questi studi hanno permesso di sviluppare dei saggi biologici di facile uso proponibili come bio-indicatori di impatto antropico sull’integrità degli ecosistemi.
4) Sviluppo di modelli descrittivi, e possibilmente predittivi, degli ecosistemi in studio.
5) Analisi dei parametri socioeconomici delle aree di studio, con particolare riguardo al turismo, identificato come uno dei maggiori fattori di sviluppo e insieme di impatto diretto sugli ecosistemi delle coste sabbiose e dei possibili modelli di sviluppo realizzabili nelle aree in esame e in aree simili della regione mediterranea, e della loro sostenibilità.
6) Proposta di linee guida e di strategie per l’utilizzazione e lo sviluppo sostenibile delle aree in esame. Costruzione di piani di gestione e loro applicazione sperimentale alle aree focali.
7) Pubblicazione e diffusione di un manuale per il monitoraggio e la gestione sostenibile delle aree costiere sabbiose del Mediterraneo. Organizzazione di un congresso per la presentazione dei risultati, delle linee guida e delle proposte gestionali, elaborate nell’ambito del progetto, ad un più vasto pubblico di scienziati e di autorità competenti della gestione costiera, in vista della loro estensione anche ad altre realtà e situazioni nell’area mediterranea e globale.
Risultati ottenuti ed importanza del progetto per i paesi del sud del mediterraneo partecipanti
Il progetto ha prodotto conoscenze integrate sulle aree costiere rilevanti della regione mediterranea, sul loro utilizzo socioeconomico, sui problemi e le potenzialità di sviluppo di queste aree. La base di dati scientifica ha permesso di costruire linee guida e piani di gestione sostenibili. Tecniche di monitoraggio di impatto ambientale già esistenti sono state adeguate alle esigenze locali e ne sono state proposte di originali.
Nel corso del progetto (attività sul campo e riunioni nei diversi paesi partecipanti) è stato realizzato uno scambio di competenze scientifiche e di tecnologie tra nazioni diverse e tra esperti di diverse discipline. I risultati sono stati messi a disposizione di politici e autorità gestionali dei paesi del sud del Mediterraneo partecipanti e di altri paesi che hanno problemi simili di conflitto fra protezione dell’ambiente naturale e sviluppo economico. Le scelte gestionali potranno fondarsi su una solida base scientifica e considerare soluzioni più vantaggiose a lungo termine, in quanto verranno conservati ecosistemi significativi. Il progetto si è posto come uno studio pilota applicabile ad altri contesti sia nei paesi sviluppati che nei paesi in via di sviluppo di tutta la regione mediterranea.
Durata del progetto: 36 mesi dall’inizio, 1 novembre 1998. Il Consorzio che è stato in seguito mantenuto attivo ed esteso ad altre istituzioni e paesi interessati alla gestione e sviluppo sostenibile delle coste sabbiose dell’area mediterranea (progetti MEDCORE e WADI).
Budget totale: 780.000 euro
Ultimo aggiornamento
17.07.2024